Uomo d'armi e poeta
francese. Nacque da nobile famiglia e seguì la carriera militare e
diplomatica, che lo portò a partecipare a numerose battaglie. Oltre
all'attività militare, che pure influì sulla sua opera letteraria,
S. è ricordato come uno dei più pittoreschi ed estrosi
poeti del Seicento francese: le sue composizioni poetiche obbediscono ad un
realismo semplice ed immediato, di chiara ispirazione rabelesiana, e cantano,
spesso anche con dolcezza e ironia, i tipi originali dell'ambiente parigino.
Questi quadretti, risolti con non sobria tecnica e sicura e felice mano
d'artista, vennero assai acclamati dai contemporanei; la figura di
S.
cadde poi in oblio, finché T. Gautier lo ripropose all'attenzione dei
critici. Ricordiamo in particolare: i poemetti
Roma ridicola e
Arion, l'ode alla
Solitudine e le liriche
Il melone e
Il
formaggio (Quevilly, Rouen 1594 - Parigi 1661).